Camera dei deputati, discussione generale sul decreto legge per le emergenze, 17 febbraio 2010. Intervento di Francesco Nucara Signor Presidente, anche io vorrei fare riferimento a quanto sta accadendo in Calabria ed in Sicilia. In televisione, in questi giorni e in queste ore, abbiamo assistito a quell’immagine veramente drammatica di una persona che grida: correte, correte, correte, perché sembra che venga giù il finimondo! Tutti avremmo immaginato - malgrado il provvedimento che oggi è all’ordine del giorno dell’Assemblea - di vedere il sottosegretario Bertolaso, con la sua felpa, sul luogo del disastro. Mi rivolgo a lei signor sottosegretario, non tanto come capo della Protezione civile, ma come rappresentante del Governo: il problema della Calabria - come, più volte, ho avuto modo di affermare in Commissione - non è di tipo emergenziale, ma è un problema strutturale. Questo è noto alla regione, tuttavia, le risorse finanziarie - tra la Protezione civile e il Ministero che si affidano alla regione, e la regione stessa - spesso, vengono sperperate. Le risorse finanziarie che abbiamo sono poche e dovrebbero essere utilizzate per ridurre il rischio, molto elevato. In Commissione ambiente, abbiamo svolto un’ampia indagine conoscitiva, che è durata un anno, e abbiamo ascoltato anche lei, signor sottosegretario. Il problema va affrontato nella sua interezza: oggi vi è la frana di Maierato, due anni fa vi è stata l’alluvione a Vibo Valentia, dieci anni fa vi è stato il problema di Soverato, e i morti sull’autostrada. E’ una situazione permanente: in Calabria non vi sono emergenze, ma problemi strutturali, che è necessario pensare a risolvere. Signor sottosegretario, mi auguro che, anche malgrado la sua assenza, almeno il mio amico De Bernardinis (vice di Bertolaso), sia già in quei luoghi, per vedere cosa sta accadendo e riparare i primi danni. Signor sottosegretario, si tratta di un problema che deve porre al Governo nella sua interezza: esso coinvolge il Ministero delle infrastrutture, quando realizza le strade, il Ministero dell’ambiente e, persino, il Ministero dello sviluppo economico. E’ necessario che il Governo abbia un quadro complessivo per la Calabria, come per la Sicilia, cioè per le zone ad altissimo rischio idrogeologico. Si faccia portavoce, se le è possibile, di questa richiesta presso il Governo, affinché il problema venga affrontato in modo collegiale, e non solo affidando, di volta in volta, le poche risorse alla Protezione civile per riparare un danno che è già stato fatto e che non è possibile eliminare. |